Oro per i privati

Parlando dell'oro di Stato mi ero ripromesso di trattare anche l'oro "privato", quello dei singoli risparmiatori, sia come persone fisiche che giuridiche. Il perchè è presto detto: per i privati il mondo dell'oro "fisico" è molto più complesso di quanto si creda.
Dal duemila, un risparmiatore privato italiano può detenere anche oro fino, cioè non lavorato. I lingotti d’oro possono essere di diverse dimensioni, ma il loro valore al grammo è inversamente proporzionale al peso: ad esempio, 1000 lingotti da un grammo costano più di un unico lingotto da un chilo, per via dei costi di produzione. Costando di più hanno una quotazione inferiore a quella che abitualmente si sente nei tg o nei giornali specializzati.
In altre parole, quando sentiamo parlare di quotazioni del tipo " 1750 dollari l'oncia" è necessario capire che si tratta della quotazione dei lingotti da investimento, universamente riconosciuti tali. Per la precisione, l'unico lingotto da investimento che ha una quotazione valida in tutto il mondo è quello dal peso di circa 12,5 kg.
Si tratta di lingotti acquistati nei mercati regolamentati dell’oro e rifiniti da un raffinatore autorizzato: hanno un numero di serie, almeno il 99,5% di purezza e un peso certificato ufficialmente. Il processo di verifica è chiamato “saggiatura”. 
Il "problema" che balza subito agli occhi è che un lingotto di queste dimensioni costa molto denaro. A quotazioni intorno ai 1.600 $ l'oncia per avere un lingotto da 12,5 kg occorrono oltre 500.000,00 €. Tutto il resto, come i "lingottini" che vende un qualsiasi gioielliere, non hanno una quotazione ufficiale ed internazionalmente riconosciuta: il loro valore finale di scambio è soggetto a "trattativa privata" tra compratore (quasi sempre un altro gioielliere) e venditore. Per cui il prezzo è sempre sensibilmente più basso di quello quotato sui mercati regolamentati internazionali.
I problemi dell'oro fisico poi non terminano con le dimensioni, infatti i lingotti classificati come  "Good Delivery" (quelli appunto da 12,5 kg) mantengono lo status finché sono conservati all’interno di caveau accreditati nel mercato riconosciuto dell’oro. 
Per mantere lo standard Good Delivery i lingotti devono rimanere all'interno del cosidetto "circuito di integrità": dal momento in cui vengono fusi e prodotti, i  Good Delivery vengono trasportati e custoditi da operatori di riconosciuta affidabilità e associati alla LBMA (London Bullion Market Association).
Gli spostamenti di ciascun lingotto Good delivery vengono monitorati e registrati, in modo da poterne sempre dimostrare l'integrità. Quest'ultima viene meno nel caso in cui la custodia avvenga, anche per un brevissimo tempo, in mani private o nella cassetta di sicurezza di una banca.
Il circuito di integrità permette ai compratori professionali di accettare nuovi lingotti d'oro senza che serva una nuova saggiatura, fatto che abbatte i costi di compravendita e permette la chiusura immediata della vendita. È questo lo scopo dello standard Good Delivery, ed è il motivo per cui il mercato dell'oro professionale, caratterizzato da una liquidità molto profonda e dalla garanzia di integrità dei metalli, è l'unico al mondo in cui si compravende secondo il prezzo dell'oro ufficiale.
Direi quindi che investire nell'oro "fisico" è un pochino complicato per un semplice risparmiatore. Forse l’unica via per investire in questo strumento rimane l’acquisto di quote di fondi specializzati nell’oro giallo o in commodity con portafoglio prevalentemente esposto su questo materiale.
p.s.: la foto del post è proprio di un lingotto "good delivery".





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