Previsioni 2013: Edouard Carmignac

Chiudo la serie di posts dedicati alle previsioni per il nuovo anno con le indicazioni- scarne in verità, almeno per il momento- che fornisce Edouard Carmignac nel suo editoriale di poco più di un mese fa.
Il fondatore dell'omonima boutique d'investimento, la Carmignac Gestion, con sede in una delle più esclusive e belle piazze di Parigi, Place Vendome, non è un personaggio qualunque: è colui il quale, nel 2008, riuscì a non far perdere, in un anno tremendo, neanche un euro ai sottoscrittori del suo fondo Carmignac Patrimoine. Nel 2009 fu tra i primissimi al mondo a ricomprare azionario quando lo stesso veniva venduto a prezzi da mercatino delle pulci: narra la leggenda che il 9 Marzo del 2009, il giorno in cui ci fu l'inversione del trend ribassista sui mercati azionari di tutto il mondo, E.C., in visita in Cina, comunicò al suo staff che era giunto il momento di ricomprare. Non so dire se sia solo leggenda o meno, di certo l'anno solare 2009 il C.P. portò a casa quasi il 18%.
Edouard Carmignac, grande collezionista di opere d'arte contemporanee e giocatore di polo avverte che il 2013 potrebbe essere un buon anno per l'azionario. Uno dei problemi più dirompenti che i mercati globali hanno affrontato nel 2012 è stato l'euro e la crisi dei "pigs" del vecchio continente: secondo Carmignac Mario Draghi ha fatto un eccellente lavoro ed ora, scrive nel suo editoriale, "il rischio sistemico, connesso alla possibile implosione dell'area, si allontana e l'orizzonte di investimento industriale e finanziario si schiarisce. Il premio al rischio, che penalizza l'insieme degli assets rischiosi dall'inizio della crisi greca va riducendosi, favorendo i portafogli azionari, mentre la contrazione dell'attività europea spinge i risparmi verso investimenti prudenti con rendimento spesso negativo, al netto della tassazione e dell'inflazione".
Parola di Edouard....


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