Oro di Stato

Sul lato destro del blog, piuttosto in basso a dir la verità, compare una classifica dei paesi che detengono più oro al mondo. L'Italia è al quarto posto. Posizione rispettabilissima, dietro solo a Stati Uniti, Cina e Germania (nel riquadro al quarto posto risulta il Fondo Monetario Internazionale, che naturalmente non fa testo).
Siamo un paese che ha circa 2400 tonnellate di oro nei forzieri della Banca d'Italia (per la verità c'è un certo mistero di dove sia fisicamente; certamente, in parte, è anche nei forzieri di altri paesi, come gli Stati Uniti). Niente male. Eppure, abbiamo il terzo debito pubblico più grande del mondo. Come se una famiglia avesse in casa una cassaforte stracolma di gioielli e altri preziosi e contemporaneamente tanti debiti (per aver acquistato una casa, dei mobili, auto, etc...).
La domanda che mi sento rivolgere spesso quando mi capita di affrontare questo argomento è semplice e scontata: "perchè non vendiamo l'oro dello Stato per pagare una parte dei nostri debiti?". In fondo, non si dice sempre che si risparmia per spendere quando serve?. Perchè fare sacrifici pesanti invece di mettere mano al forziere e vendere al miglior offerente?.  Questa domanda se la sono fatta molte volte anche diversi Presidenti del Consiglio, come Romano Prodi, che era a favore di una vendita controllata.
Io sono fortemente contrario.
Premesso che non è possibile vendere l'oro in quantità discrezionali, perchè precisi accordi internazionali impongono ad ogni paese di non vendere riserve d'oro superiori all' 1% annuo del proprio totale (questo per non generare alterazioni forzate dei prezzi), la motivazione di fondo che sostengo è che l'oro dello Stato è la più grande garanzia che possiamo dare al mercato internazionale obbligazionario.
In altre parole, il nostro oro è l' "ultima" "certezza del credito" che possiamo dare agli investitori internazionali che comprano i nostri Titoli di Stato. Sapere che un paese come l'Italia ha si il terzo debito pubblico più grande del mondo ma è contemporaneamente al quarto posto nella classifica dei paesi più ricchi d'oro è una garanzia non indifferente sulla solvibilità del paese stesso e delle sue emissioni obbligazionarie. 
Una specie di fidejussione. Ed il fatto che quell'oro è lì rappresenta anche un valido strumento, a lungo termine, sul controllo dello spread. Pensate dove saremmo se non avessimo quell'oro e solo tanto debito. 
Quindi: si all'oro di Stato, "ni" all'oro fisico per i privati. Perchè questa dicotomia?. Ne parlerò in un altro apposito post....


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